Lo Studio Legale ha assistito un imprenditore edile cui era stato notificato un avviso di addebito Inps.
L’avviso era stato emesso dall’Inps sulla base di un verbale unico di accertamento e notificazione dell’ITL.
Tale verbale aveva riqualificato come subordinato un rapporto di lavoro autonomo.
Con ricorso in opposizione avanti al Tribunale di Torino, Sezione Lavoro, l’imprenditore contestava tale circostanza.
In verità, il lavoratore oggetto dell’accertamento dell’ispettorato era, a tutti gli effetti, un artigiano edile al quale l’impresario aveva affidato in subappalto l’esecuzione di un lavoro.
L’art. 2094 del codice civile definisce prestatore di lavoro subordinato chi “si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell’impresa, prestando il proprio lavoro, intellettuale o manuale, alle dipendenze e sotto la direzione dell’imprenditore”.
L’elemento decisivo di distinzione fra il rapporto di lavoro autonomo e quello subordinato va ricercato in un particolare vincolo di natura personale.
Ovvero, il potere direttivo, gerarchico e disciplinare del datore di lavoro, con conseguente limitazione della sua libertà.
Il vincolo di soggezione può, poi, assumere un diverso grado di intensità e di evidenza a seconda della natura e modalità di svolgimento delle mansioni e anche del livello di responsabilità, ma deve pur sempre comportare l’inserimento del lavoratore nell’apparato e nella struttura del datore di lavoro.
Altri elementi, quali:
-la collaborazione,
– l’assenza di rischio economico,
– la natura e la continuità della prestazione,
– la forma del compenso e, infine,
– l’osservanza di un orario
possono avere una portata soltanto sussidiaria e non già decisiva ai fini della individuazione del lavoro subordinato.
Cosa fare se si riceve un Avviso di Addebito dall’INPS?
L’Impresa o il Professionista che si vedesse recapitare un avviso di addebito INPS fondato sulla riqualificzione di un rapporto di lavoro da autonomo a subordinato, dovrà:
- rivolgersi con sollecitudine ad uno Studio Legale giuslavorista per l’esame del caso e le opportune valutazioni
- all’occorrenza, proporre ricorso in opposizione avanti al Giudice del Lavoro per far rilevare l’invalidità/nullità dell’avviso e la non debenza delle somme pretese dall’Inps a titolo di contributi previdenziali
- chiedere, altresì, ai sensi dell’art. 24 c. 6 Dlg.vo 46/99 la sospensione dell’esecuzione dell’avviso d’addebito, per gravi motivi.
Nel caso specifico, il Giudice del Lavoro di Torino, con sentenza n. 148 del 24/1/2017 , accogliendo il ricorso, ha annullato l’avviso di addebito INPS, con vittoria di spese.
L’Avvocato Civile, del Lavoro e dell’Impresa Daniela Messina è a disposizione per approfondimenti o pareri legali su casi specifici. Si potrà prendere contatto con lo Studio Legale mediante il semplice invio di una e-mail all’indirizzo info@avvocatodanielamessina.it o anche compilando l’apposito form nella sezione Richiesta di contatto.
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